Lavoro o università? Consigli per compiere la scelta giusta

Il rapporto tra livello d’istruzione e opportunità di lavoro è  direttamente proporzionale alle ambizioni lavorative personali. Ci sono infatti professioni che necessitano di titoli per essere esercitate e quindi diventa obbligatorio proseguire gli studi, e molte altre che invece sono in una sorta di limbo, nel quale non è assolutamente richiesto di avere un titolo, anche per raggiungere livelli molto alti di carriera.  Queste disparità mettono in difficoltà le persone che, preso il diploma, si trovano a valutare la scelta tra tentare direttamente la ricerca del lavoro o puntare sul prosieguo degli studi. Come per il tipo di lavoro, anche il titolo del diploma incide sul proseguimento degli studi. Chi ha un diploma tecnico, ad esempio, ha già diverse chance lavorative, però le competenze raggiunte si scontrano anche con i modelli lavorativi attuali, che richiedono anche saperi che esulano dalle conoscenze acquisite nella scuola secondaria superiore. Si pensi a titolo di esempio al digitale, alle capacità comunicative, alla lingua inglese. Per tutti questi motivi, la scuola è sempre oggetto di cambiamenti e modifiche. Di recente è stata introdotta la riforma 4+2 degli istituti tecnici, che va proprio a rispondere all’esigenza di dare alla formazione obbligatoria un connotato più attuale, che possa dare agli studenti e le studentesse strumenti utili a compiere le scelte giuste per il proprio futuro. Il consiglio che vale tuttavia per ogni circostanza è quello di informarsi sui pro e i contro del lavoro o dell’università e mettere sul piatto tutte le condizioni. In questo modo si potrà valutare in maniera più oggettiva quale possa essere la scelta giusta. Scopriamo insieme quali sono le opportunità senza studi universitari e quanto invece conta la laurea per la carriera.

Le opportunità lavorative senza gli studi universitari

 Come già preannunciato, la laurea non è sempre sinonimo di lavoro sicuro e soddisfacente. Molto dipende da capacità personali, opportunità e anche dalla tipologia di lavoro che si sceglie. Viviamo inoltre in un periodo storico in cui, grazie alla tecnologia, si può imparare molto anche da autodidatta, facendo attenzione a mantenere sempre attivo il desiderio di apprendere e di testare. Ci sono infatti molti lavori che si possono svolgere senza titoli e si può crescere anche grazie all’esperienza acquisita sul campo. In questo modo si riescono anche a conquistare posizioni di rilievo nelle aziende o si riesce a raggiungere una posizione  economica elevata anche da libero professionista. Le professioni digitali potrebbero essere uno sbocco lavorativo senza laurea che permette di avere ottimi riscontri anche dal punto di vista economico.  Lo stesso discorso vale per le professioni tecniche, perché comunque consentono di avere delle conoscenze di base per poter mettere su un’azienda che, alla luce di buone capacità imprenditoriali, può crescere molto.

I vantaggi degli studi accademici

 Conseguire la laurea è obbligatorio per svolgere alcune professioni, come l’avvocato, il medico e l’ingegnere. In questi casi è infatti richiesto non solo il titolo universitario, ma anche l’abilitazione e l’iscrizione all’albo. Discorso simile per chi desidera intraprendere la carriera universitaria o lavorare nel mondo dell’insegnamento, perché, per accedere ai concorsi è necessaria la laurea. In tutti gli altri casi, avere un titolo accademico è sicuramente utile per partire da posizioni più elevate all’inizio del lavoro e anche per ottenere uno stipendio più alto anche come figura junior. Per compiere la scelta giusta in fase di valutazione tra lavoro o università è dunque necessario sapere come scegliere il percorso universitario e quali sono le varie opportunità che ogni ambito accademico può offrire. L’università infatti è un mondo ricco di occasioni, che vanno anche nella direzione della scelta della modalità di studio. Ci sono degli atenei, tra i quali rientra l’Università Niccolò Cusano, che propongono corsi di laurea telematici, con le lezioni che si possono seguire da casa o da remoto in qualsiasi momento della giornata. Può essere anche questa una prospettiva che incide sulla scelta da compiere tra lavoro e università.