Peperoncino

Peperoncino e salute: davvero può fare male al cervello?

Nel corso degli ultimi tempi, un gran numero di diete prevedono di inserire una porzione di peperoncino da consumare. Eppure, una delle ultime ricerche che sono state portate a termine su tale argomento, potrebbe farvi rapidamente cambiare idea, dato che chi mangia spesso e volentieri questo cibo piccante potrebbe ritrovarsi ben presto nei guai.

Al giorno d’oggi, tra l’altro, anche la tecnologia può dare una notevole mano nel distinguere le diete, dal momento che sono veramente numerose le applicazioni a disposizione per avere qualche suggerimento in merito ad una corretta alimentazione. Le app hanno cambiato anche tanti altri settori, come ad esempio quello del gioco d’azzardo. Scopri quali sono i migliori bonus di benvenuto offerti dai casino online, a cui si può giocare spesso e volentieri anche direttamente dal proprio tablet e smartphone, con tante offerte particolarmente vantaggiose.

Il peperoncino fa parte della vostra dieta? Occhio a non esagerare…

Se all’interno della vostra dieta il peperoncino occupa un ruolo di primo piano, dovreste prestare la massima attenzione. Infatti, sembra che chi ne consuma una quantità eccessiva e troppo di frequente, correrebbe il rischio di sviluppare una forma di demenza.

Questo è il risultato di una ricerca che è stata portata a termine da parte di Zumin Shi, che lavora presso il College of Health Sciences dell’Università del Qatar. Il ricercatore ha svolto un’analisi approfondita su oltre 4800 adulti cinesi che hanno un’età di almeno 55 anni, in un periodo che va dal 1991 fino al 2006.

Ebbene, da tale studio si è capito come le persone che hanno consumato un quantitativo di peperoncino superiore ai 50 grammi al giorno, hanno dovuto fare i conti con un declino delle funzionalità cognitive decisamente più veloce. Un altro ricercatore ha messo in evidenza come, in altri studi, il consumo di peperoncino entro i limiti aveva invece portato numerosi benefici sia per quanto riguarda il contenimento del peso corporeo e della pressione sanguigna.

A rischio le funzioni cognitive per colpa della capsaicina

Invece, in quest’ultimo studio, si è notato come un consumo eccessivo di peperoncino possa portare a degli effetti piuttosto negativi sulle capacità cognitive sia tra le persone adulte che tra quelle più anziane. Il rischio di sviluppare una forma di demenza sarebbero collegato ad una sostanza ben specifica, ovvero la capsaicina. Si tratta di un componente attivo che, in base a quanto è stato scoperto da numerosi studi, è in grado di rendere più rapido il metabolismo, così come la perdita di grasso, provvedendo pure all’inibizione di svariati disturbi di carattere vascolare.

Stando a quanto è stato riportato da parte degli studiosi, sembra che le persone che non hanno problemi di peso, potrebbero avere una sensibilità maggiore circa l’assunzione di questo cibo piccante rispetto alle persone che si trovano in sovrappeso. Ecco spiegato il motivo per cui le loro funzioni cognitive rischiano di risentirne in modo molto marcato.